Odio gli indifferenti

23 03 2011

Se la banalizzazione, quindi la Banalcrazia, fosse una vera e propria malattia, proverei a creare un medicinale con questo principio attivo:

Odio gli indifferenti

di Antonio Gramsci

Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia.

Opera passivamente ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.

Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva; e la massa ignora, perché non se ne preoccupa: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi da fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto ad ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano.

Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

Antonio Gramsci





Breve analisi: Guerra in Libia

23 03 2011

Voglia di Democrazia; o almeno quasi tutti pensavate così durante la caduta del muro di Berlino, nessuno avrebbe immaginato che sarebbe stata solo una pedina della globalizzazione capitalistica, e nessuno perciò avrebbe potuto rimpiangere un sistema comunista che di marxista non aveva nulla. Così non rimpiangeremo Gheddafi, anche se vi sarà l’ennesimo fantoccio, figlio dell’ennesima guerra, forse coloniale.

Ecco l’Italia, proprio il paese dei 100mila morti del colonialismo nel periodo fascista, l’ex potenza che sorvola i cieli libici per avere un posto in prima fila assieme alla Francia, e perchè no, anche alla Gran Bretagna . Per far rispettare la no-fly-zone, senza una reale prevenzione diplomatica, o pressioni su un reale “cessate il fuoco”, si è ricorso a bombardamenti, e anche la Lega Araba che aveva sottoscritto la risoluzione ONU continua a dire che vogliono proteggere i civili non bombandarne altri. Ma che importa, un sano bombardamento con uranio umanitario è ciò che ha bisogno la Democrazia.
Banalizzare i bombardamenti? lo posso fare anche io: può succedere a tutti di far cadere degli oggetti quando li ha in mano, beh, gli aerei hanno bombe, può succedere che cadano.

Se l’alba di una nuova era democratica però si costruisce con le bombe, allora bisognerebbe fare di più, dove sono gli “aiuti” in Yemen o in altri paesi dove è iniziato il conflitto ??





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 22 Marzo. (Parte Seconda)

22 03 2011

Rieccoci qui; purtroppo a quanto pare WordPress ha qualche problemino (E da quello che si legge sulle loro pagine credo stiano lavorando sulla sicurezza…) tecnico, quindi cercheremo di essere veloci e non perdere il treno. O il bombardamento se avete senso dello humour.

Francia cede, ok a comando Nato
22 marzo, 21.12
La Francia è favorevole’ a un comando integrato della Nato in sostegno alle forze della coalizione presenti in Libia. Il presidente Sarkozy e il presidente Usa Obama, nel corso di un colloquio telefonico, si sono accordati sulle modalità di utilizzo delle strutture di comando della Nato in sostegno alla coalizione in Libia. I due presidenti hanno constatato che le operazioni hanno già permesso di limitare il numero di vittime tra i civili. Lo ha riferito una nota dell’Eliseo.
Fonte: Ansa.it

Forse la notizia politica più importante della giornata; se non altro i francesi sono stati ridimensionati, se con le buone o con le cattive da parte di Obama non ci è dato saperlo. Come svolterà la situazione di Odyssey Dawn? La speranza è che con una maggiore coordinazione interforze i risultati migliorino notevolmente nel giro di poco tempo. Aspettiamo la presa di potere effettiva.

Gheddafi ricompare: “Vinceremo noi”
22 marzo, 22.44
“Alla fine vinceremo noi”: così il colonnello Gheddafi che è ricomparso per parlare ai fedelissimi davanti al suo bunker, in diretta televisiva..
Fonte: Repubblica.it

Vabbè, ma che ne parliamo a fare? Volete anche un commento? (Ribadiamo a chiunque avesse questo timore che, salvo implicazioni fantapolitiche in cui Russi e/o Cinesi, o per i più fantasiosi persino noi italiani -sì, ho sentito anche questa- sottobanco stiano/mo armando il Colonnello, la Libia non ha armi in grado di colpire l’Italia.)

Se non ci saranno altre news; appuntamento a domani. Radio Londra chiude. (NdA: Se avete tempo cercate su Youtube qualche registrazione dei messaggi in codice che Radio Londra trasmetteva in Italiano, alcuni sono davvero simpatici, oltre che un documento storico seppur indecifrabile.)





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 22 Marzo. (Parte Prima)

22 03 2011

Continuano le ostilità in Libia e, in maniera meno prolissa rispetto a quanto fatto ieri, continuiamo anche noi col nostro resoconto della giornata.

Nella notte nuove incursioni
22 marzo, 07.29
Notte di bombardamenti sulla Libia. Tripoli, Zintan, Misurata, Sirte, Sabha e una zona a est di Bengasi: è su questi obiettivi che si è concentrata la terza ondata di attacchi della coalizione occidentale sulla Libia.
Fonte: Repubblica.it

Questa è la notizia che in sostanza “apre” la giornata, terzo giorno di guerra quindi.

Decollati due F16 italiani dalla base di Trapani
22 marzo, 09.23
Due F16 italiani sono decollati pochi minuti fa dalla base militare di Trapani Birgi dove ha sede il 37° stormo dell’Aeronautica militare. Top secret la destinazione dei due caccia
Fonte: Repubblica.it

Una precisazione, se è vero che gli F-16 sono multiruolo, è vero anche che solitamente per attacchi a terra sarebbero preferibili i Tornado, già impiegati più volte in questi giorni. Cosa stanno facendo (hanno fatto) quindi i nostri?

Trapani, decollati tre Tornado e altri due F-16
22 marzo, 10.57
Sono appena decollati dall’aeroporto militare di Trapani Birgi tre tornado. Nella base è di stanza il 37/o stormo dell’Aeronautica militare
Due aerei F16 sono appena decollati dallo scalo militare di Trapani-Birgi dove si trova il 37/o Stormo dell’Aeronautica militare. Gli F16 servono a garantire la difesa degli altri velivoli impiegati nella missione Odyssey Dawn. Non è stata resa nota la destinazione dei caccia intercettori

22 marzo, 11.32
Altri tre tornado sono appena decollati dalla base militare di Trapani Birgi. In precedenza ne erano partiti tre seguiti dopo qualche minuto da due F-16
Fonte: Repubblica.it

Mobilitazione -tra virgolette- di massa, forse i francesi, e come loro il resto dell’Alleanza cominceranno a capire che ci siamo anche noi, e che vogliamo un ruolo di rilievo. (Come quello che già avevamo nell’area, onde evitare che il controllo delle operazioni, come quello della Libia post-guerra, passi ad altri paesi.)

Daily Telegraph: F15 americano cade in Libia, pilota salvo
22 marzo, 11.02
Un F15 americano si sarebbe schiantato al suolo in Libia a causa di una probabile avaria, il pilota è stato soccorso dai ribelli. La notizia è riportata dal sito del britannico Daily Telegraph

Fonti ufficiali dell’esercito Usa confermano la notizia di un jet Usa caduto in suolo libico. Le fonti affermano che un membro dell’equipaggio è salvo ed è già stato recuperato, l’altro è “in via di recupero”. L’aereo, secondo le fonti, è precipitato per “cause tecniche”, non perché colpito dal fuoco nemico

22 marzo, 12.03
Fonti militari americane hanno reso noto che anche il secondo pilota del caccia precipitato in Libia è stato soccorso con successo. Secondo quanto dichiarato da Nicole Dalrymple, portavoce dell”Africa Command” americano, entrambi i piloti si sono fatti espellere dal velivolo prima dello schianto e hanno riportato ferite di poco conto
Fonte: Repubblica.it

La prima notizia di un certo peso; che l’aereo sia o meno caduto per un guasto (e non per la contraerea) è la prima volta in questi tre giorni che gli Alleati registrano un fallimento. L’F-15 è però un mezzo decisamente vecchio, e con i due piloti messi in salvo le perdite sono davvero minime. In termini economici come di capacità operative.

Rientrati a Trapani 2 Tornado italiani
22 marzo, 11.42
E’ atterrato pochi minuti fa alla base militare di Trapani Birgi uno dei 6 Tornado italiani decollati questa mattina dall’aeroporto dove ha sede il 37° stormo dell’Aeronautica militare. Il Tornado rientrato sarebbe uno dei mezzi utilizzati per il rifornimento dei Tornado Ecr

E’ atterrato alle 12.18 alla base militare di Trapani Birgi il secondo tornado dei sei caccia decollati nella tarda mattinata di oggi dall’aeroporto militare dove ha sede il 37° stormo dell’Aeronautica militare
Fonte: Repubblica.it

Ancora nessuna notizia sugli altri aerei, e sui risultati ottenuti.

Vi riportiamo ora quelle che il sito Difesanews elenca come forze messe in campo dai vari paesi; dati per chi possiede qualche conoscenza del settore è vero, ma comunque utili a capire la reale potenza di fuoco sul paese. (Citiamo solo i paesi principali europei, senza gli USA)

Italia
· Portaerei leggera Giuseppe Garibaldi con bordo 8 AV-8B Harrier II Plus, 3 elicotteri da pattugliamento marittimo EH-101 e 2 elicotteri AB-212.
· Cacciatorpediniere Andrea Doria e Mimbelli, fregata Euro e Fenice, nave rifornitrice Etna, pattugliatore Libra, Sirio e Borsini, LPDSan Marco.
· 4 Tornado ECR, 2 Tornado IDS, 4 F-16, gli Eurofighter del 36° stormo di Gioia del Colle e 4 Eurofighter del 4° Stormo dislocati a Trapani Birgi.

Francia (Operazione Harmattan)
· Portaerei Charles de Gaulle, con 8 Rafale F3, 6 Super Étendard Modernisé, 2 E-2C Hawkeye, 2 elicotteri EC725 Caracal e 1 SA330 Puma.
· Cacciatorpedinieri Jean Bart e Forbin.
· Fregate Dupleix e Aconit, rifornitore Meuse.
· 8 Rafale, 2 Mirage 2000-5, 2 Mirage 2000-D, 6 tanker KC-135 e una piattaforma AWACS E3F.
· C-160G

Regno Unito (Operazione Ellamy)
· 1 sottomarino classe Trafalgar
· Fregate Westminster (Type 23) e Cumberland (Type 22).
· 10 Typhoon e 4 Tornado GR4 schierati a Gioia del Colle.
· 2 E3-D Sentry, 1 Sentinel R1, 1 R1 Nimrod, 1 TriStar, 2 VC-10, C-17 e C-130.

Ognuno tragga le proprie conclusioni; noi ci rivediamo stasera sperando di avere altre (meglio se buone, ovvio) notizie.





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 21 Marzo. (Parte Quarta)

21 03 2011

Quarta e ultima parte del bollettino di oggi, domani cercheremo di limitarci soltanto alle novità più importanti, per non monopolizzare l’attenzione su questo tema escludendo qualsiasi altra attività.

Bombardata e in fiamme la zona del porto di Tripoli
21 marzo, 21.35
E’ iniziato in serata il fuoco della contraerea su Tripoli. Secondo testimoni oculari sarebbe stata bombardata la zona del porto della capitale libica. Sono state avvertite due forti esplosioni, sibito dopo si son viste delle alte fiamme. La caserma di Bab el Azizia, residenza del Colonnello, al momento non sarebbe stata oggetto di bombardamenti.
Fonte: Repubblica.it

Bombe su Sabah, roccaforte di Gheddafi a sud

21 marzo, 21.39
La coalizione internazionale ha bombardato la città di Sabah, roccaforte della tribù cui appartiene Gheddafi, nel sud della Libia (circa 750 chilometri a sud di Tripoli). Lo ha riferito un portavoce del governo libico.
Fonte: Repubblica.it

Vi aggiorneremo se ci saranno informazioni riguardo feriti/morti per opera dei bombardamenti.





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 21 Marzo. (Parte Terza)

21 03 2011

Le notizie continuano ad arrivare dal fronte di Odyssey Dawn. Noi continuiamo a seguirle.

La Russa, probabili altri due aerei
21 marzo, 19.38
E’ probabile ci sia un incremento di due aerei che si aggiungeranno agli 8 già a disposizione della coalizione che sta conducendo le operazioni in Libia.
La Russa afferma che i nostri aerei non hanno un armamento dirompente perchè non è stato richiesto ed esclude “al mille per mille” che nostri aerei abbiano provocato feriti.
Fonte: Ansa.it

Tutto sommato la cosa sembrerebbe positiva, sia nell’ottica del maggiore sforzo di cui si è parlato, sia in quella delle rassicurazioni fatte all’opinione pubblica. Ovviamente bisogna fidarsi, anche se finora nessuna fonte ha smentito La Russa.

Gates: Errore eliminare Gheddafi
21 marzo, 19.42
Per il segretario di Stato alla Difesa degli Usa, Robert Gates, sarebbe un errore per la coalizione internazionale porsi l’obiettivo di eliminare il colonnello Gheddafi. Da Mosca, Gates annuncia anche che gli Stati Uniti ridurranno presto la loro partecipazione alle operazioni in Libia. Da New York il portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner, ribadisce che l’obietto è l’uscita di scena di Gheddafi e che l’intervento è per proteggere i civili, non per sostenere l’opposizione.
Fonte: Ansa.it

Cose già dette è vero, però il fatto che arrivino da Mosca può avere diverse interpretazioni, come ad esempio un tentativo di sedare i russi che si sono già detti contrari all’intervento in Libia.

Obama, Gheddafi deve andarsene
21 marzo, 20.27
E’ la politica degli Stati Uniti affermare che Gheddafi deve andarsene. Lo ribadisce, da Santiago del Cile, il presidente degli Usa, Barack Obama, annunciando che la Nato sarà coinvolta nel coordinamento delle future operazione in Libia. Per Obama la leadership Usa garantisce la legittimità internazionale ma nella seconda fase militare, quella di transizione, gli Stati Uniti saranno uno dei partner tra i tanti della coalizione.
Fonte: Ansa.it

Si evince facilmente il messaggio nascosto tra le parole di Obama: l’impegno in Libia non sarà di breve portata (crediamo…) e alla fase attuale ne seguirà un’altra. Forse, azzarderei, con la costruzione di basi USA-NATO nel Paese. (Sottolineo che non ho nessuna fonte a sostegno, è solo una supposizione) Degno di nota il fatto che Obama afferma che saranno uno dei partner tra i tanti. Realtà o manovra di propaganda? Gli USA rinunceranno a un ruolo di leadership?

Piloti italiani: Obiettivi colpiti
21 marzo, 19.58
“Missione compiuta”: così i piloti da caccia italiani di ritorno alla base di Trapani commentano l’attacco sferrato ieri sera dall’aeronautica militare italiana contro le difese antiaeree libiche, nell’ambito dell’operazione “Odissey Dawn”. “L’operazione di soppressione delle difese degli avversari condotta dai nostri apparecchi è stata positiva. Gli obiettivi sono stati colpiti. La zona interessata era nei pressi di Bengasi”.
Fonte: TM-News.it

Sentirsi presi in giro potrebbe essere facile, visto che fino a poco fa ufficialmente le azioni di ieri sera non avevano visto sparare nemmeno un colpo da parte dei nostri Tornado, mentre le cose sembrerebbero diverse alla luce di queste nuove dichiarazioni. Eppure bisogna capire che la guerra funziona anche così, proprio per questo è importante essere aggiornati; le notizie sono in costante variazione e spesso vengono rese note solo quando viene ritenuto opportuno da chi muove i fili. I Tornado dunque hanno colpito bersagli.

NdA: Ovviamente si parla sempre di bersagli colpiti con gli AMG-88 HARM; niente di particolarmente letale dunque, anzi.

Aggiornamento: da alcune fonti sembrerebbe che siano state male interpretate le dichiarazioni e gli aerei che hanno colpito bersagli siano quelli partiti oggi (Trovate la news qualche bollettino fa) e non ieri. Sembrerebbe più plausibile.

Tripoli sotto attacco
21 marzo, 21.06
Colpi di contraerea seguiti da esplosioni sono stati sentiti a Tripoli nella zona in cui si trova il bunker di Muammar Gheddafi. Lo riferisce la France Press, mentre la tv di stato sottolinea che la capitale e’ sotto attacco della coalizione internazionale. Il governo di Tripoli riferisce anche che la Nato ha colpito oggi diversi porti e l’aeroporto a Sirte, provocando molte vittime. Bombardata anche Sabah, roccaforte della tribu’ cui appartiene Gheddafi, nel sud della Libia.
Fonte: Ansa.it

Cos’è vero e cosa non lo è? Ad attaccare Tripoli sono i Rafale dei francesi o chi? Purtroppo ancora le notizie scarseggiano; quello che pare di capire è che tutti (Gli USA) si danno da fare per dichiarare che Gheddafi non è un bersaglio, salvo poi dare l’impressione di cercarlo. Tanto le bombe mica lo sanno che Gheddafi non è un bersaglio…

Frattini, se non con NATO Italia da sola
21 marzo, 21.15
Se non fosse raggiunto un accordo per il passaggio del comando delle operazioni in Libia alla Nato, l’Italia potrebbe istituire un proprio comando nazionale separato per gestire le attivita’ di comando e controllo di tutte quelle operazioni militari, in applicazione della Risoluzione 1973, che prevedono l’uso delle 7 basi che il nostro paese ha messo a disposizione per la missione in questione. Lo dice il ministro degli Esteri Franco Frattini in una nota diffusa dalla Farnesina.

Da non interpretare male; l’Italia non combatterà da sola, ma come già accennato oggi, potrebbe decidere di usare autonomamente le proprie basi, senza ospitare più nessuno se non sotto il suo coordinamento/comando. Non ci auguriamo una situazione del genere perchè complicherebbe le cose, ma probabilmente aumenterebbe enormemente la nostra influenza sulla Libia post-conflitto. Chi vivrà vedrà.





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 21 Marzo. (Parte Seconda)

21 03 2011

Vi avevo promesso (Tipo qualche minuto fa, lo so…) di contenere in un solo post tutte le notizie, ma la mole è davvero incredibile e già ora ne abbiamo diverse altre. Quindi, per quanto non sia onorevole, non sarò di parola.

Tanto anche l’Italia non lo è stata con la Libia, visto gli accordi di pace. Seguo il trend.

Ripartiamo con le notizie:

Rientrati a Trapani due F-16 e due Tornado
21 marzo, 16.25
Due caccia Tornado italiani sono appena rientrati nella base dell’Aeronautica di Trapani Birgi, presumibilmente al termine di una missione sulla Libia. Anche due F-16, forse impiegati per scorta, sono atterrati poco fa.
Fonte: Repubblica.it

Rientrato terzo Tornado italiano
21 marzo, 17.00
Dopo i due Tornado e i due F-16 italiani, anche un terzo Tornado è stato visto rientrare nella base dell’Aeronautica di Trapani Birgi, presumibilmente al termine di una missione sulla Libia.
Fonte: Repubblica.it

Dunque la missione italiana (3 Tornado e 2 F-16) si è conclusa senza perdite, anche se non sappiamo ancora se con successo. Appare possibile che uno dei Tornado avesse un compito diverso dagli altri, visto che probabilmente si è alzato in volo senza scorta ed è tornato per ultimo.

In azione F-16 del Belgio
21 marzo, 17.10
Sono entrati in azione per la loro prima uscita nel quadro dell’operazione contro la Libia anche gli F-16 del Belgio.
Fonte: Repubblica.it

Niente da dire, in Romagna si dice piùtost che niènt, l’è mei piùtost… (Non sono romagnolo, ma l’avevo già scritto in un altro articolo)

No fly zone avrà estensione 1000 chilometri
21 marzo, 17.35
L’area della no fly zone sulla Libia avrà un’estensione di mille chilometri. Lo ha detto il generale Carter Ham, dell’Us Africa Command. In un incontro al Pentagono per fare il punto sulla situazione in Libia, il generale Ham ha confermato che l’estensione della no fly zone è resa possibile grazie all’intervento di aerei aggiuntivi delle forze della colazione, tra cui gli aerei italiani.
Fonte: Repubblica.it

Secondo un personalissimo parere, è fondamentale che ci vengano riconosciuti gli sforzi, e sarebbe fondamentale anche che ne facessimo di maggiori così da guadagnarci un ruolo di primo piano nelle operazioni post-belliche future. Avevamo con la Libia un rapporto privilegiato prima di questo conflitto, conservare una posizione di primo piano nell’area sarebbe ottimo per l’economia. (Il 17% circa delle importazioni della Libia proveniva dal nostro Paese, una quota enorme stimata in circa 12 miliardi di Euro.)

Norvegia sospende partecipazione:
21 marzo, 18.19 – La Norvegia ha sospeso la sua partecipazione alle operazioni militari in Libia finche’ non sara’ chiarita la questione del comando. Lo ha detto il ministro della Difesa norvegese, Grete Faremo. I sei F16 norvegesi inviati a Cipro ‘non hanno ricevuto l’ordine di partecipare’ alle operazioni della coalizione. Il loro impiego, ha spiegato il ministro, dipende da ‘un nuovo sistema di comando’, operazione che, secondo Greta Faremo, ‘richiedera’ un po’ di giorni’.
Fonte: Ansa.it

La conferma a ciò di cui si parlava nella Parte 1.

Decollano da Birgi due F-18 canadesi
21 marzo, 18.14
Due F-18 canadesi sono decollati poco fa dalla base dell’aeronautica militare di Trapani, Birgi
Fonte: Repubblica.it

Niente di più preciso nemmeno qui purtroppo, una considerazione personale: per quanto non proprio recentissimi, gli F18 sono a mio avviso degli aerei ancora “importanti”. Info:  Wiki

Nuovi decolli Tornado da Trapani
21 marzo, 18.47
Decollati altri Tornado italiani dalla base dell’Aeronautica di Trapani. Non è nota la destinazione.
Fonte: Ansa.it

Come al solito bisognerà attendere per sapere qualcosa, è sicuramente positivo però l’impegno che l’Italia sta dimostrando, almeno all’opinione pubblica. Se nelle “war-room” la considerazione sarà la stessa lo potremo supporre solo una volta conosciuti esiti e obiettivi.





Bollettini di Guerra – Odyssey Dawn 21 Marzo. (Parte Prima)

21 03 2011

In questi giorni non siamo (Parlo quantomeno a titolo personale) stati molto presenti qui su Banalcrazia a causa della crisi libica; parlando al singolare, ho trascorso gli ultimi giorni a cercare di fare la maggior chiarezza possibile sia su ciò che sta accadendo sia fisicamente (Gli eventi bellici in sè) sia invece a livello implicito e più astratto.

Ho tratto personalmente alcune conclusioni che, almeno fino alla fine delle ostilità, non esporrò per evitare di entrare nel campo della fantapolitica su cui molti speculano adducendo le più varie teorie. Non Banalcrazia.

Quello che farò invece sarà cercare di fornirvi, passo dopo passo e con la maggiore velocità possibile tutte le notizie che sarà possibile filtrare dalla rete dei canali d’informazione. Accompagnate da brevi commenti al fulmicotone, o almeno è quello che speriamo.

NdA: La cronologia di questo articolo partirà dalla mattinata di oggi e arriverà fino alla mattinata di domani. Se si renderà necessario (Se quindi gli eventi bellici continueranno) seguiranno altri “Bollettini di guerra“.

21 marzo, 13.50
Il primo di tre aerei Tornado italiani e’ appena decollato dalla base dell’Aeronautica di Trapani. Non e’ nota la destinazione: viene solo sottolineato che stanno svolgendo la loro missione. L’Italia ha messo a disposizione della coalizione che sta svolgendo le operazioni militari sulla Libia 8 caccia: 4 Tornado Ecr per la neutralizzazione delle difese aeree nemiche e 4 intercettori F-16. Nel giro di pochi minuti sono partiti anche il secondo e il terzo Tornado. Sulla missione viene mantenuto il riserbo, anche se non e’ escluso che possa trattarsi di una coppia di caccia destinata ad operare sulla Libia e del loro rifornitore. Due caccia intercettori F-16 sono appena decollati dalla base dell’Aeronautica di Trapani. Secondo quanto si e’ appreso affiancheranno i due Tornado decollati poco fa con compiti di scorta.
Fonte: Ansa

Questa è la seconda missione dei nostri Tornado; ricordiamo che la sigla ECR indica come siano adibiti a funzioni di guerra elettronica e armati di AMG-88 HARM.

Partiti 6 F-16 da Norvegia. Faranno base a Sigonella
21 marzo, 14.10
Sono partiti alla volta del Mediterraneo per prendere parte all’intervento militare in Libia i sei caccia-bombardieri F-16 messi a disposizione della coalizione internazionale dal governo della Norvegia: lo ha annunciato la televisione statale, mostrando le immagini del decollo dalla base aerea di Bodoe, nel nord del Paese scandinavo. Un portavoce del Comando delle Forze Armate, tenente colonnello John Espen Lien, ha precisato che i caccia norvegesi faranno base a Sigonella, in Sicilia.
Fonte: Repubblica.it

Fonti ancora da certificare però affermano che i Norvegesi sarebbero in fase di stallo in attesa di sapere chi avrà il comando dell’operazione. C’è infatti la possibilità che la missione venga gestita dalla NATO, come che invece ogni paese mantenga un profilo operativo autonomo. In quest’ultimo potrebbero diventare valide le ultime dichiarazioni del Ministro Frattini che afferma:

Se la Nato non assumerà a breve il coordinamento delle operazioni militari in Libia, “se ci fosse una moltiplicazione dei comandi, dovremo studiare un modo perché l’Italia assuma la responsabilità del controllo delle proprie basi”

Evidenziando cioè come l’Italia agisca soltanto assieme alla NATO. (Implicitamente il messaggio sarebbe che in caso ci sia un “Ognuno per sè” il nostro Paese potrebbe cessare di fornire le basi, costringendo gli alleati a compiere missioni dai propri Stati)

Forze Gheddafi bombardano Zenten
21 Marzo, 17.52
Forze fedeli a Gheddafi hanno bombardato la città occidentale di Zenten per diverse ore.
Fonte: Al Jazeera

Purtroppo ancora non ci sono ulteriori dettagli su questa notizia; è implicito che il bombardamento è avvenuto tramite artiglieria vista la no-fly-zone ora operativa a tutti gli effetti.





Elenco delle 10 “cose” per cui sono felice di essere italiano -M

17 03 2011

1- Il sorriso di Enrico Berlinguer

2- La pipa di Pertini

3-  La sigaretta di Borsellino

4-Il coraggio di Pio La Torre

5-L’orecchino di Vendola

6- Un fucile qualsiasi in mano ad un partigiano.

7- Un partigiano qualsiasi in mano al nostro destino.

8- “La vita è bella” di Roberto Benigni

9-  La pizza, con qualsiasi condimento.

10- Ogni piazza d’Italia, gremita.

elenco scritto di getto, senza pensarci troppo, le prime cose che vengo in mente.

Visto che ora va di moda gli elenchi dopo il programma “Vieni via con me”, ne ho fatto uno mio





Storie #2 – Mad in italy!

15 03 2011

Bentornati nella rubrica dedicata alle (piccole grandi) Storie; questa volta però avremo una variazione sul tema. Non parleremo infatti di un personaggio, come era accaduto nel primo appuntamento dedicato a Bill Gates, bensì di una piattaforma pubblicitaria, sociale e, a modo suo, patriottica.

È un’impresa fare impresa in Italia! Qualcuno se n’è andato, sta pensando di andarsene o se ne andrà per mettere in atto il proprio progetto all’estero. Qualcun altro invece è rimasto, sta decidendo di rimanere o rimarrà per realizzare la propria idea d’impresa qui in Italia. Folle? Forse.

Mad in Italy! è una fatica del geniale -almeno nel parere di chi vi scrive- studio Milc, una provocazione nata per raccontare le storie e le idee di chi nell’Italia ha continuato a crederci. Giovani e meno giovani, imprenditori nei più svariati settori che qui promuovono loro stessi, la loro azienda e le loro idee. Tutto con un’atmosfera in cui la grinta e la voglia di fare permea ovunque.

E basta guardare la sezione Storie Mad del loro sito per capirlo; ragazzi che si avventurarono nel web quando era ancora una frontiera tutto sommato inesplorata, un ex biologo che s’inventa produttore e molte altre storie come queste che si aggiungono alle numerose news sempre con l’Italia posta a denominatore comune e  alle descrizioni di tutte le aziende su cui tenere gli occhi puntati.

Per fare alzare l’Italia, con la forza di un’idea.

Il sito è accessibile: qui.